Castel Sant’Angelo


E’ strano come i luoghi  che più ci stanno vicini sono quelli che meno andiamo a visitare! Ci pensavo ieri quando, grazie alla fortuna di avere un AMICO che lavora lì, sono andata finalmente a farmi un bel giretto a Castel Sant’Angelo, che in tutti questi anni non avevo mai visto dall’interno (shame on me!)

Già all’entrata si viene accolti da un’atmosfera inquietante: per salire si percorre una sorta di cunicolo (anche se abbastanza largo) che dà subito l’idea di trovarsi nel passato.

La salita

Nel castello ci sono da vedere molte sale ed anche molte scalinate da salire, fino poi giungere alla meravigliosa vista dalla terrazza. Alzando la testa ci si trova ad osservare l’angelo che sta per rinfoderare la spada (simbolo della fine della pestilenza del 600, come il mio caro mentore mi spiegava…;-)

The angel

Da qui si ha una bellissima visuale di tutta Roma e la si vede così dall’alto come non mi è mai capitato prima. Visto il tema principale di questi giorni, ovvero la lirica, tornata alla ribalta con la scomparsa di Luciano Pavarotti, nella mia testa non potevano che risuonare le note di E Lucean le stelle, il tragico epilogo della Tosca, quando il pittore Cavaradossi viene fucilato sulla terrazza e Tosca si getta nel vuoto dalle mura del Castello, incapace di sopportare un simile dolore.

View of Rome

Per restare in tema, ho trovato esposti molti costumi originali di rappresentazioni della Tosca, ma anche di altre opere come Madama Butterfly, nell’ambito della mostra “Il mondo di Giuseppe Giacosa”, librettista d’opera. 

Cavaradossi

Ed infine, come non godersi lo splendido tramonto che si può ammirare dalla terrazza? Certo è che a Roma, anche un paio d’ore di un comune sabato pomeriggio, possono trasformarsi in un’esperienza da ricordare….

twilight

It’s strange how the more you have beautiful places near you, the less you go to see them. This is what I was thinking yesterday, when, thanks to the good luck to have a friend there, I’ve been for the first time inside Castel Sant’Angelo (shame on me!!)

Entering you find yourself walking into an ancient tunnel which makes you imagine to walk into the past.

Into the castle there are so many rooms to visit and also many stairs to go up. Then you came to the wonderful terrace where you can see the angel putting away his sword, a symbol of the ending of the pestilence which took place in Rome during the years of 600. (As my dear guide explained to me…;-)

From here you can see the whole panorama of Rome, as you’ve never seen before. And in these times, when opera is on everyone’s mouth after Luciano Pavarotti’s death, the aria E Lucevan le Stelle from Puccini’s Tosca was ringing through my head all the time. It’s the part when the painter Cavaradossi is going to be shot on the  terrace, and then Tosca throws herself to her death from the walls of the castle, unable to stand such kind of sorrow. 

Also in the castle there was the exposition of some dresses fro the operas Tosca, Madama Butterfly and others for the exhibition dedicated to Giuseppe Giacosa, who wrote some opera booklets.

And then I stayed there to enjoy the wonderful sunset. I’m really glad that even an usual saturday afternoon spent in Rome, can become something to remember…

14 commenti

  1. sei passata nel passetto (il “corridoio” che collegava castel sant’angelo a san pietro e che è in parte percorribile)? è stupendo!!! io ho visitato Castel Sant’angelo in una serata della notte romana e mi è piaciuto tantissimo!!!
    da romana mi trovo spesso a dare per scontate certe meraviglie, ma quando ho la possibilità di conoscerle ne resto sempre affascinata!
    Fra

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  2. Fra: no l’ho visto solo dall’alto (ricordi di Angeli e Demoni…) perché era un po’ tardi…però in generale è stata davvero una bella esperienza!!!!!!!!
    Magnolia: hai ragione, non so perché ci si adagia in questo tipo di atteggiamento, poi si capisce che è davvero sbagliato….

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