Dorian Gray

Ci sono andata. Sicura di tornare a casa delusa. Un’opera così splendida come Il ritratto di Dorian Gray, pensavo, non può essere rappresentata, se non in maniera deludente.
Troppi film tratti da libri bellissimi, finiscono con il perdere il fascino della storia. Troppe volte la sceneggiatura apporta cambiamenti esagerati al romanzo originale, cosa che molto spesso mi dà fastidio.
Ecco: sorpresa, Dorian Gray no. I cambiamenti apportati sono perfetti, si integrano benissimo nel film, quindi non sono uscita per nulla delusa, anzi. Ho passato quasi 2 ore immersa nel mondo più affascinante che potessi immaginare.
La scelta dell’attore protagonista, Ben Barnes, poi non mi pareva per nulla azzeccata, nelle prime scene del film pensavo con rimpianto a David Sylvian, che da giovane incarnava più di tutti nell’immaginario di molti Dorian Gray.
Man mano che il film avanzava e la storia prendeva sempre più corpo, ho capito invece che l’attore era bravissimo, soprattutto a impersonare Dorian corrotto dal male, con lo sguardo cattivo, e contemporaneamente angelico.
A tratti mi faceva tornare in mente la bellezza ambivalente  di Louis De Pointe Du Lac…
E Colin Firth, invecchiato ma ottimo nella parte di Lord Henry Wotton il tentatore, il primo responsabile della corruzione di Dorian, ha mostrato il suo lato più interessante.
Nel mio immaginario Colin Firth rimarrà sempre il giovane ribelle Tommy Judd di Another Country, e un po’ mi impressiona vederlo ormai così segnato dal tempo (a parte il trucco nel film), ma in questo ruolo era perfetto.Sospiro di emozione e rimpianto per le scene girate nel cimitero di Highgate di Londra che ho visitato l’anno scorso.

 

Giudizio finale molto positivo per questo film, al di là di ogni previsione.
Per associazione di idee, tornando a casa avevo voglia di ascoltare Dorian degli Stompcrash… 

http://www.lastfm.it/music/The+Stompcrash/_/Dorian Inevitabile che mi venisse in mente…