Ho smesso di piangere di Veronica Pivetti


Sono una lettrice molto esigente e di solito per principio non compro mai libri scritti da personaggi famosi, perché sono convinta di far fruttare meglio i miei soldi leggendo libri scritti da scrittori veri.

Tuttavia il libro di Veronica Pivetti mi ha incuriosita e l’ho comprato, anche perché lei mi è molto molto simpatica.

Ho iniziato a leggerlo ieri sera e oggi l’ho finito, diciamo quindi che l’ho divorato.

Mi sono identificata moltissimo nella sua storia. Lei ha vissuto una depressione lunga sei anni, causata da squilibri tiroidei e dai farmaci che i vari endocrinologi/saltimbanchi si sono sbizzarriti a prescriverle.

Anche io ho sofferto di problemi lunghi e pesanti causati da una tiroidite. Era il 1997 e un bel giorno al lavoro ho avuto una specie di mancamento, la sensazione di morire soffocata con il cuore a mille. Non sapevo cosa fosse, solo anni dopo una dottoressa mi ha spiegato che era un attacco di panico (l’unico che ho avuto in vita mia).

Da quel giorno però qualcosa è cambiato in me, e ho avuto un progressivo e totale crollo delle energie. In poche settimane ero diventata una specie di fantasma. Non riuscivo più ad andare a lavorare, mi trascinavo per strada con la sensazione che il marciapiedi mi venisse incontro come una specie di tavola da surf. Niente più concerti, uscite con gli amici (anche se una capatina a Londra la feci lo stesso quell’anno, ma mentre i miei amici andavano in giro, io me ne stavo nell’appartamento sdraiata sul letto e non era bellissimo!)

All’inizio fui curata per l’anemia, si pensò pure alla microcitemia, il dottore continuava a dirmi che avevo bisogno di riposo. Ma si può riposare per mesi, senza stare meglio? E al datore di lavoro cosa racconti? Che sei stanca?

(Infatti ebbi seri problemi lavorativi in quel periodo…). 

Disperata, dopo tanti mesi così, andai da un medico famoso a Roma, che mi costò mezzo stipendio e che mi prescrisse un sacco di analisi, tra le quali quelle tiroidee.  E vennero fuori dei valori sballatissimi, un valore che non doveva superare i 90 io lo avevo a 1100!!

Andai da un endocrinologo e cominciai a fare le prove con i vari dosaggi di Eutirox, ma continuavo a stare così così, allora il dottore mi prescrisse antidepressivi e psicoterapia. Altro esborso economico notevole, senza alcun effetto positivo.

Fino a che gli venne in mente di provare ad aumentare il dosaggio di Eutirox. E’ vero che giunsi a prenderne dosi elevatissime (che poi negli ultimi anni ho ridotto di molto), ma solo in quel modo riuscii a riprendere una vita normale.

Una storia molto simile è accaduta a Veronica Pivetti, anche se io non sono mai caduta nello stato fortemente depressivo in cui lei ha vissuto per svariati anni.

Nel mio caso il destino aveva in serbo per gli anni successivi una sorpresina niente male, a proposito di problemi di salute! Ma per fortuna aveva in serbo anche la storia con F. che mi ha fatto trovare la serenità durante la malattia. Ed è stato molto importante.

Insomma, tornando al libro, una lettura piacevole, ma anche inquietante pensando a quante volte ci affidiamo ai medici e spesso sono loro stessi che per superficialità ci causano problemi più grandi…

23 commenti

  1. Ho visto la Pivetti intervistata dalla Bignardi durante la trasmissione Le Invasioni Barbariche, dove ha parlato della sua depressione e del suo libro che la descrive, veramente interessante e poi lei è simpaticissima.
    Ha fatto dell’autoironia con i fiocchi, davvero brava.
    La depressione è una brutta roba.
    4p

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    1. Sì è davvero brutto, penso che lo debba essere ancora di più quando sei un personaggio famoso e la gente continua a inseguirti per autografi anche mentre stai male dentro.
      Lei lo racconta con molta ironia, ma si capisce che è stata molto dura.

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  2. sono debitore con te di tanti….troppi commenti….

    dalla tua lettera sul Corriere(che ho pubblicizzato con i “condividi” di facebook)

    al tuo ritorno ai “Culture Club” (che abbiamo condiviso in uno stato di empatica estasi ….o di estatica empatia ……collettiva),

    al peso, no!, non dei tuoi anni, ma magari delle tue cartelle cliniche(il che è ben molto diverso)….

    al tuo compuer per scrivere …

    sino ai parallelismi con Veronica Pivetti….

    Tutto questo per dirti cosa?…….
    che è un periodo che sono “avaro” di commenti….
    ma ti seguo sempre,
    ogni giorno….

    Notte Rosie
    e grazie…..

    A.

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  3. Inquietante a dir poco! E rimango sconcertata di fronte alla tua storia, quante ne hai passate prima di trovare la soluzione! Fortuna che ora e’ tutto alle spalle.. Un abbraccio

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    1. Sono stati anni pesanti purtroppo, se faccio un compendio della mia vita posso dire di essere stata davvero in salute solo fino a 27 anni. Ma pazienza, per fortuna non ho perso la voglia di vivere, anzi!

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  4. Mammamia.. Se ti ricordi anche a me avevano diagnosticato un principio di ipertiroidite ma ora con la gravidanza di mezzo i valori sembrano tutti ok. Ovviamente non capiscono se tutto si sia stabilizzato per gli sbalzi ormonali o se la situazione di prima sia stata passeggera.
    Tutto rimandato a dopo il parto… Uff!

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    1. Sì mi ricordo, dei problemi di cui avevi parlato. Anzi, meno male che con la gravidanza non ci sono stati problemi e tutto procede bene. A volte la tiroide fa le bizze. Ma ci penserai poi! Adesso pensa alla Ranocchietta… 🙂

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  5. Anche io, come 4p, ho sentito la Pivetti alle Invasioni Barbariche e anche io la trovo una bella persona, se poi scrive anche bene…. Per quanto attiene la tiroide, temo che spesso si tende a sottovalutare i problemi che può creare, nel senso che ci si arriva “per esclusione”, quindi si perde tempo a cercare le cause e ci si cura magari nel modo sbagliato. L’importante è che ora Tu lo possa raccontare come un brutto ricordo. Un bacio Rosie

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    1. Hai proprio ragione Rita, non ci si arriva mai subito, infatti io persi quasi un anno, un anno di stanchezza totale, un anno veramente buttato via. Per fortuna, adesso con le cure giuste non sono mai tornata a sentirmi così…

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  6. brutta bestia la depressione. mi sono resa conto di quanto era profonda la mia dopo 4 anni dall’intervento, però debbo dire che la mia depressione mi ha portata, assieme allo psicoterapeuta, al blog e a conoscere voi, quindi non tutto il male viene per nuocere.
    dico così adesso perchè sto bene, ma se ripenso a quel periodo, durato 4 anni, mi viene freddo

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    1. Sono momenti che fanno vivere un dolore così acuto che la vita perde ogni senso. E’ bello quando si riesce ad uscirne. E magari ne scaturisce qualcosa di buono. Come il tuo blog, Allora si riesce a trovare di nuovo interesse per la vita, ed è come buttare via una pesante coperta nera.

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  7. Hai visto che la mala sanità di Roma in questi giorni è su tutti i notiziari? Dovrebbero iniziare a fare controlli a tappeto in tutte le strutture italiane come fanno con gli evasori… Son certa che conterebbe!

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    1. E’ una cosa agghiacciante, mi sto augurando di stare sempre bene perché se dovessi stare male e finire in un pronto soccorso romano di questi tempi credo che morirei dallo sconforto… e non scherzo! E’ assurdo…

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  8. Certo che ne hai dovute passare…Mi spiace tanto, ma la nota positiva che hai scritto alla fine del post mi fa anche ricordare che sei una persona di un’umanità e dolcezza straordinarie, e ti meriti un sacco di felicità (scusa se sono mielosa, ma lo penso davvero)!

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  9. Non ti sei fatta mancare nulla… mannaggia.
    Per fortuna tutto è alle spalle: questo conta!
    E comunque la tua sensibilità ti ha fatto attraversare questi dolori fortificandoti.. senza retorica..
    Mi hai incuriosito con il libro.. grazie!
    Un abbraccio.

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  10. Ho letto il tuo libro proprio in una delle tante sale d’attesa dei medici che da 6 anni mi giro come una trottola alla disperata speranza di risolvere i miei problemi….mi sono ritrovata in ogni tua singola frase….la tiroide che sembra un problema irrisolvibile..e quel tunnel nero nel quale non riesci a vedere luce……il mio compagno, buona parte dei miei amici (o almeno credevo lo fossero!!!!) se la sono data a gambe, rendendo il tunnel nel quale mi trovavo ancora più lungo e angosciante. Ora ho trovato un bravo medico, un vecchietto umano e molto professionale, ed i miei problemi sembrano vedere una luce…..ho imparato veramente molto da tutta questa esperienza….soprattutto per quanto riguarda le persone veramente amiche e che ti vogliono bene….a te dico grazie per la compagnia che mi hai fatto, una piacevole e sincera compagnia, che non mi ha fatto sentire sola in quei momenti nei quali nessuno sembrava capirmi…..mega kiss ed un forte abbraccio

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      1. Ciao Camden, il commento era per Veronica, ma spero possa comunque essere interessante per tutte quelle persone che, come me, hanno
        anche solo in parte condiviso questo problema…..

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