Svegliarsi presto


03-09-20051Mi è capitato diverse volte in questo periodo, di svegliarmi presto la mattina, ma presto presto (per dire verso le  5…) e di non riaddormentarmi, anzi dopo poco di alzarmi e iniziare presto la giornata, prima di andare in ufficio.

Questi risvegli al mattino presto portano con sé (tantissimo sonno durante la giornata, ma questo lo sapevate…) ma anche tempo per pensare, per rallentare i ritmi prima di immergermi in quelli frenetici del lavoro.
E’ il momento della colazione con il tè e pane e marmellata, il momento di scegliere una canzone da postare su Facebook per condividere il mood della giornata. Il silenzio prima del risveglio del palazzo è qualcosa che dà quella sensazione di intimità che durante il giorno poi manca. E’ il momento in cui si riflette su soddisfazioni e insoddisfazioni della vita, cercando naturalmente di porre in primo piano le prime e non le seconde.
Mi sono abituata a queste colazioni, stranamente solitarie dopo tanti anni, perché F. esce presto di casa per lavoro.
E io mi aggiro in casa in questo breve spazio di vita all’alba.
Poi mi decido ad uscire e ad entrare nel mondo, ma non nascondo che qualche volta mi piacerebbe prolungare questi momenti di riflessione per più tempo… perché assomigliano tanto alla notte che, a causa della pesante stanchezza serale, non riesco più a vivere come vorrei.

11 commenti

  1. Premesso che non è l’ora della mia “alzata mattutina”, ma le rare volte che mi è capitato o per insonnia o per partenze, sono sempre stata affascinata dal silenzio ovattato e dai colori che l’alba porta con sè. Ed è certamente un buon momento di raccoglimento, ma sono sempre stata combattuta dalla preferenza di colori e che la sfumatura porta con sè nel mio stato d’animo.
    L’imbrunire, l’ora del crepuscolo, il tramonto mi emozionano sempre tanto.
    4p

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  2. tu lo sai, vero, che per me è quotidianità svegliarmi a quellì’ora…la adoro, è quell’ora durante la quale fai il pieno di serenità per la giornata che sai sarà frenetica, è quell’ora in cui sembra che tutto vada bene.

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  3. Anche per me quelle ore erano preziose…ma prima di correr dietro alle bimbe e adesso la mattina ci metto un paio d’ore a prendere lucidità. Cambia tutto e cambia tanto, eppure va bene anche così 🙂

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  4. Io sopratttutto in estate, mi alzo molto presto e vado a sedermi sul balcone, ….e mi piace vedere il “resto del mondo” che piano piano si risveglia…..

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  5. Certo che è strano per chi, come me, come immagino te, è stato abituato ad apprezzare la notte, a viverla fino in fondo per poi svegliarsi la mattina tardi… (ahhh beati quei venerdì danzerecci di musica goth e dark in cui la serata iniziava con un valzer!!!)… Ed ora fa strano invece (sarà l’età?) apprezzare le luci del mattino, del primissimo mattino quando, affacciandosi dalla finestra, vedi gli ultimi tiratardi rincasare, mentre nel silenzio del palazzo l’unico rumore è l’acqua che ribolle per il the (anch’io partigiana del the e della marmellata al mattino!).
    Quante affinità, pur non conoscendoci, e quanti pensieri condivisi, inspiegabili a parole ma comprensibili nelle sensazioni.
    Eppure la bellezza del mattino prestissimo avrei dovuta sospettarla quando, fin da bambina, mi sembrava un traguardo irraggiungibile poter assistere all’alba nascente.

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    1. Condivido tutto quello che hai scritto!!!! E pensare che pure io prima dei vent’anni mi svegliavo sempre tra le 10.30 e le 11, specie sabato e domenica. Adesso sarebbe un traguardo per me irraggiungibile riuscire a dormire fino a quell’ora!!

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