Ci voleva un bel giro a Più libri più liberi, alla nuvola di Fukxas, dopo la sospensione dello scorso anno per il Covid. È bello tornare a fare qualcosa che interrompa per un momento la vita normale fatta prevalentemente di casa e lavoro, come da tempo ci siamo abituati a fare. Per fortuna è capitata una giornata serena anche se un po’ fredda
Siamo andati presto e come prima giornata la fila per entrare era notevole, la cosa più assurda è stata che noi che abbiamo preso il biglietto sul momento abbiamo dovuto fare meno fila di chi invece lo aveva preso online proprio per evitare di fare troppe file …
Siamo entrati ed era bello girare fra gli stand che erano molti, abbiamo incrociato anche il neo sindaco di Roma Gualtieri che si aggirava tra gli espositori per dare un’occhiata ai tantissimi libri che riempivano ogni angolo della nuvola. Certo quest’anno è stato più faticoso/doloroso incontrare amici e non potersi abbracciare, passeggiare e tenere sempre addosso la mascherina.
Ma è stato anche bello trovarsi tra le persone sebbene di assembramenti ce ne siano stati parecchi anche in prossimità dei luoghi di ristoro.
Ma era possibile anche trovare qualche angolo tranquillo, dove poter rimanere qualche minuto in una sorta di solitudine estemporanea tra l’andirivieni continuo delle persone.
E poi una passeggiata all’interno della nuvola è comunque sempre un’esperienza piacevole. Siamo passati attraverso il delirio per Zerocalcare e il mio sguardo si è posato su una marea di volumi interessanti.
Stranamente però questa volta ho deciso di limitare i miei acquisti a un paio di volumi sullo stesso argomento, le streghe. Diciamo che tra il costo del biglietto della fiera, il costo dei panini per pranzo e l’assenza di scontistica sui libri il budget si riduce un bel po’.
Il volumetto La strega e lo spaventapasseri è davvero bellissimo, contiene una storia senza parole fatta solo di disegni meravigliosi ed è stato una vera sorpresa. Anche questa volta sono andata via soddisfatta, forse perché passare tanto tempo tra libri, autori ed editori è una cosa che mi fa sentire proprio bene.
Stories from the underground 